Le autorità di Mosca hanno negato il visto alla pellicola che ha per protagonista un rozzo cittadino del Kazakhstan in visita negli Usa.
Lo riferisce oggi il quotidiano Moscow Times citando il responsabile dell'ente preposto, per il quale «il film contiene materiale che alcuni spettatori potrebebro trovare offensivo nei riguardi di determinate nazionalità e religioni».
«Borat», interpretato dal comico Sasha Baron Cohen, che si finge un rozzo cittadino del Kazakhstan in visita in America, è uno dei pochi film vietati in Russia dal crollo dell'Urss.
Il film era già stato programmato in 300 sale cinematografiche a partire dal 30 novembre: la 20th Century Fox, che lo ha prodotto, potrà presentare appello presso la commissione federale di cultura e cinematografia. Il Kazakstan di fantasia di Borat è un posto in cui la gente è drogata di pipì di cavallo, lo stupro è il normale rapporto tra uomo e donna, si prendono a fucilate i cani e ci si vanta di avere una sorella «seconda più grande prostituta del paese».
Cinema